Bando Regione Emilia-Romagna Contributi a sostegno attività libero professionali anno 2023

 

(Presentazione domande dal 7 marzo 2023 – investimento minimo euro 20.000)

Anche quest’anno la Regione Emilia Romagna ha previsto contributi a fondo perduto a favore delle attività professionali singole o in forma associata con lo scopo di favorirne lo sviluppo organizzativo e tecnologico e la capacità di aggregazione, accrescendo la loro capacità di accompagnamento e di supporto ad imprese e cittadini, tenendo altresì conto delle filiere produttive in cui operano.

In particolare, saranno promossi progetti in grado di incidere sul rafforzamento delle catene del valore per la produzione di prodotti e servizi da parte del sistema produttivo regionale. Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative di aggregazione dei professionisti, allo scopo di aumentare la gamma dei servizi offerti in ottica integrata con una conseguente ricaduta in termini di efficienza.

  • CHI PUO’ PRESENTARE DOMANDA

Il bando è rivolto alle seguenti categorie di esercenti attività professionali:

  • LIBERI PROFESSIONISTI ORDINISTICI:
    1. in forma singola;
    2. in forma associata, come associazioni professionali o studi associati di professionisti, anche iscritti al REA (e quindi anche se operanti in forma di impresa);
    3. in forma societaria, come società tra professionisti, società di professionisti o di ingegneria e società tra avvocati.
  • LIBERI PROFESSIONISTI NON ORDINISTICI operanti in forma singola, o associata di «studi formalmente costituiti» (esclusa la forma di impresa) che svolgano prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla Gestione Separata Inps.

Tutti i soggetti di cui sopra devono avere sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna e ciascun soggetto potrà presentare una sola domanda di contributo.

  • OBIETTIVI E DIMENSIONE MINIMA DEGLI INVESTIMENTI

Le spese dovranno mirare a rafforzamento, ristrutturazione, e riorganizzazione, delle attività libero professionali, anche attraverso processi di innovazione tecnologica, favorendo il riposizionamento strategico e le iniziative di aggregazione.

Gli investimenti dovranno avere una dimensione minima di almeno 20.000 euro (si fa tuttavia presente che, in considerazione dei tanti adempimenti ed obblighi connessi alla presentazione della domanda, ed alla sua successiva gestione e rendicontazione, per gli investimenti di importo tra i 20.000 ed i 50.000, dovranno essere accuratamente valutati preliminarmente i costi ed i benefici onde evitare che i primi annullino i vantaggi ottenibili).

  • SPESE AMMISSIBILI (vedasi anche elenco analitico allegato in fondo alla presente nota informativa)
  1. a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali;
  2. b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, strumenti di comunicazione e ideazione del marchio;
  3. c) acquisizione di consulenze nel limite max 30% di a) + b);
  4. d) realizzazione di opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto – max 5.000 €;
  5. e) costi generali – importo forfettario massimo del 5% di a) + b) + c) + d)
  • CONTRIBUTO PREVISTO

il contributo sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 55% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 60.000,00 e sarà calcolato come segue:

  • 35% della spesa ritenuta ammissibile;
  • eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, applicando un tasso massimo di interesse forfettario del 4%. la stipula del mutuo e quindi l’accesso alla seconda componente del contributo, non è obbligatorio.
  • un ulteriore incremento di 5 punti percentuali relativi al possesso della premialità dichiarata e verificata (la premialità può essere concessa per incremento occupazionale, rilevanza di componente femminile e/o giovanile, possesso del rating di legalità, intervento localizzato in Aree Montane ed interne, interventi di recupero dei materiali e conseguente riduzione produzione rifiuti).

 

  • PERIODO DI ELEGGIBILITA’ DELLE SPESE

I progetti ammessi devono essere avviati a partire dal 01/01/2023 ed essere conclusi entro il 31/12/2023.  Per essere considerate ammissibili,  le  fatture  relative  ai  progetti  ammessi  a finanziamento debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 01/01/2023 ed il 15 febbraio 2024, ovvero la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente. Le fatture dovranno comunque riferirsi ad attività e ad interventi svolti entro il 31/12/2023, e non dovranno contenere riferimenti a ordinativi, prestazioni o acquisti effettuati prima del 01/01/2023.

  • MODALITA’ DI PAGAMENTO DELLE SPESE

Sono ammesse le seguenti modalità di pagamento delle spese del progetto:

  • Bonifico bancario SEPA;
  • Ricevuta bancaria (RI.BA);
  • Sepa Direct Debit (SDD);
  • Sistema PAGO PA;
  • Carta di credito (escluse le carte prepagate).

Sono invece esclusi i pagamenti effettuati in contanti, con assegno bancario o circolare, mediante compensazioni in natura/denaro, mediante donazioni e/ atti di liberalità.

I beneficiari dovranno inoltre instituire un sistema di contabilizzazione che consenta di identificare chiaramente le spese relative al progetto.

  • TEMPISTICA E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande dovranno essere inviate alla regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 7 marzo 2023 alle ore 13.00 del giorno 6 aprile 2023. La chiusura del Bando verrà anticipata al raggiungimento di 400 domande presentate (quindi potrebbe chiudersi in pochissimo tempo). L’applicativo Sfinge 2020 sarà reso disponibile qualche giorno prima dell’apertura della finestra di presentazione domande per il precaricamento e validazione delle stesse.

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L’esperienza delle passate edizioni del Bando suggerisce a chi fosse interessato alla presentazione della domanda di attivarsi immediatamente al fine di arrivare ai primi giorni di Marzo p.v. con tutto il relativo materiale già a disposizione al fine di poter presentare la richiesta sin dal primo giorno utile (7 marzo p.v.).

 

Allegato: Spese ammissibili e spese non ammissibili

1) SPESE AMMISSIBILI: Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell’IVA e di altre imposte e tasse, relative a:

  1. a) acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione a titolo esemplificativo di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività  di  rete,  alla  digitalizzazione  e  la  dematerializzazione  dell’attività,  la sicurezza  informatica,  la  fatturazione  elettronica,  il  cloud  computing,  il  business  process, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento; in tale spesa è ammissibile anche l’attrezzatura acquisita tramite leasing o noleggio nel limite dei canoni riferiti al periodo di  realizzazione  del  progetto  e  relativi  unicamente  alla  quota  capitale  (con  esclusione, pertanto, di interessi e altre spese di gestione e del maxi-canone iniziale e/o finale).
  2. b) acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale,  spese  per  la  realizzazione  di  iniziative  e  strumenti  di comunicazione  (brochure  e/o  materiale  editoriale),  ideazione  del  marchio  necessari  al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;

con  riferimento  alla  spesa  per  eventuali  canoni  di  “licenza  software,  cloud  e  servizi”  si stabilisce  di  limitare  (quando  indicato  nella  domanda  o  quando  si  possa  riscontrare) l’ammissibilità alle sole spese sostenute entro il 31/12/2023 aventi effetto operativo anche  pluriennale e comunque di non ritenerle ammissibili quando si tratti, con evidenza, di rinnovi di situazioni preesistenti al bando.

  1. c) consulenze specializzate,  riconosciute  nella  misura  massima  del  30%  della  somma delle voci di spesa (a + b), a titolo esemplificativo per:
  1. lo sviluppo di progetti finalizzati al riposizionamento/riorganizzazione dello studio/società professionale, al coaching, allo sviluppo tecnologico e informatico avanzato dello stesso, all’adozione di strumenti tecnici, economici, legali, informatici, telematici avanzati e alla loro valorizzazione produttiva;
  2. il trasferimento di nuove tecnologie, la ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei servizi, studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, studi per la valutazione  dell’impatto  ambientale,  spese  relative  ad  iniziative  e  campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate;
  3. il supporto al potenziamento dell’aggregazione di professionisti, nello specifico per costi di studi e analisi della potenzialità dell’aggregazione in termini di servizi professionali, mercati target, strutturazione del business anche nei mercati esteri, attività di marketing e comunicazione,  elaborazione  della  strategia,  del  progetto,  del  piano  di  sviluppo, promozione e valorizzazione delle forme aggregate;
  4. il miglioramento della  comunicazione,  a  favore  del  mercato,  dei  clienti  e  degli stakeholder, nonché per la promozione e l’organizzazione di eventi e manifestazioni di elevato contenuto conoscitivo e di effetto sul mercato di riferimento.

(da tale  voce  si  escludono  le  spese  per  la  predisposizione  della  domanda  e  per  la presentazione della rendicontazione);

  1. d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto riconosciute nel limite massimo di € 5.000;
  2. e) costi generali nella  misura,  forfettaria,  massima  del  5%  dei  costi  diretti  ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d, come previsto ai  sensi dell’articolo  54,  comma  1,  lettera  a)  del  Regolamento  (UE)  2021/1060.  Possono rientrare in  questa  voce  le  spese  per  la  definizione  e  gestione  del  progetto  (compreso l’addestramento  del  personale  per  l’acquisizione  delle  nuove  competenze  richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d) e che non fanno parte delle spese escluse, ai sensi del paragrafo successivo. Pertanto, in fase  di  rendicontazione,  il  beneficiario  del  contributo,  per  questa  spesa,  è  esonerato  dal presentare la relativa documentazione contabile, ma dovrà descriverla nella relazione finale.

N.B. Le  spese  di  addestramento  e  formazione  del  personale  non  sono  ammissibili  se  generiche  e finalizzate a formare un profilo professionale con eventuale rilascio di attestato finale/certificazione di formazione professionale. Nel caso di un progetto organico, in cui è previsto l’acquisto di nuovo  hardware/software, l’affiancamento e consulenza per istruzioni operative e addestramento all’utilizzo del nuovo hardware/software è ritenuto essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del progetto e pertanto ammissibile a contributo.

 

2) SPESE NON AMMISSIBILI: in generale, tutte le spese non conformi alla normativa europea e nazionale in materia di fondi comunitari e alle altre norme comunitarie, nazionali e regionali pertinenti.  Con la finalità  di  chiarire  meglio  quanto  indicato  precedentemente  si  fornisce  una elencazione, esemplificativa ma non esaustiva, di spese chiaramente non ammissibili  al presente bando:

−  le  spese  antecedenti  alla  data  del  1°  gennaio  2023  per  le  quali  l’impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile la spesa è stato assunto prima del 1° gennaio 2023 o dopo il 31/12/2023 (termine di conclusione del progetto);

−  le spese accessorie di spedizione, trasporto/viaggio, vitto, trasferte, alloggio;

−  l’acquisto di automobili e mezzi di trasporto;

−  le spese di addestramento e formazione del personale se generiche e finalizzate a formare un profilo professionale con eventuale rilascio di attestato finale/certificazione di formazione  professionale,  e  comunque  rientranti  nell’ambito di  applicazione  del fondo FSE+;

−  le spese per mobili e arredi;

−  le spese per minuterie ed utensili di uso comune, per manutenzione ordinaria e per l’acquisto  di  beni  di  uso  promiscuo  (ad  esempio  smartphone,  tablet),  le  scorte  di materie prime, semilavorati e materiali di consumo;

−  le spese per l’acquisto di terreni e fabbricati;

−  le spese relative all’acquisto e alla realizzazione di immobili;

−  le spese in auto fatturazione o per lavori in economia;

−  le spese sostenute per il pagamento dell’I.V.A. e ogni altro tributo e onere fiscale se recuperabile;

−  le spese relativa a controversie, ricorsi, recupero crediti;

−  le spese per il pagamento di assicurazioni per perdite o oneri futuri;

−  le spese relative a rendite da capitale;

−  le spese per il pagamento di debiti e commissioni su debiti;

−  le spese per la gestione corrente (compresi garanzie fideiussorie e accensione conto

corrente);

−  le spese per estensione di garanzie;

−  le spese per consulenze ordinarie, contabili, fiscali, giuridico-amministrative, ecc.;

−  le spese pagate al medesimo fornitore con quietanze cumulative, comprensive di altre fatture non attinenti al progetto presentato ai sensi del presente bando;

−  le spese fatturate dal legale rappresentante o da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari del soggetto richiedente e dalle imprese ad essa collegate, controllanti e /o controllate, nonché dal coniuge o dai parenti e affini entro il terzo grado dei suddetti soggetti.

Articolo pubblicato 26 gennaio 2023

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